Prova a non bere

Ti incoraggiamo a non bere, perché nella privazione riscopri il valore delle cose. La nostra nuova attività di Team Building Survival è una sfida lanciata alle aziende, ai manager e ai dipendenti per riflettere sui piccoli gesti quotidiani. Quante vi sarà è capitato di sentire la frase “non si capisce davvero il valore di qualcosa, fino a che non lo si perde”? Probabilmente associate questa frase a momenti tristi e bui della vita in cui per qualche istante avete davvero considerato l’importanza di presenze costanti. E’ un tipo di ragionamento che spesso si fa per le persone, tuttavia è importante considerare quando questa mancanza sia di tipo fisico o materiale.

Imparare a sopravvivere in condizioni di mancanza è davvero utile in diversi contesti, e quello lavorativo non è da meno. Ad esempio, possiamo capire come negli ambienti di lavoro molte cose siano utili, ma nessuna indispensabile, e ci può aiutare ad affrontare la momentanea assenza di qualcuno/qualcosa meno drammatica di come appare.

Fare un’attività di Team Building Survival significa scegliere un’attività simile alle attività di Team Building Extreme, nella nostra categoria delle attività di Teambuilding Estremo, quelle che mettono alla prova la squadra in condizioni naturali davvero particolari. La natura selvaggia con i suoi boschi, le montagne, e soprattutto la stagione invernale possono trasformare una giornata di Formazione Esperienziale Outdoor con i colleghi in un’esperienza davvero avventurosa. Nel caso del Survival, il focus viene posto sull’imparare ad affrontare situazioni diverse e sopravvivere in contesti che esulano dall’ordinario e ci impongono di saper sopravvivere in spazi esterni extraordinari.

Nel Team Building Survival, la differenza nelle attività è che i partecipanti vengono stimolati senza per forza trovarsi in condizioni naturali estreme, ma ricreando situazioni potenzialmente pericolose o d’emergenza.

Sopravvivere all’ordinario

Team Building Survival rappresenta una modalità avventurosa e intelligente per capire il team a lavoro. La sopravvivenza (o il comfort) del team dipenderà da quanto bene gli individui riusciranno a collaborare. Gli ambienti di sopravvivenza possono essere un bosco, dove mancano tutti i punti di riferimento e le risorse cui siamo abituati ad attingere spariscono. Possono anche essere parchi, zone lacustri, zone collinari, zone montuose…insomma, ambienti che permettano alle squadre di fare emergere le loro capacità di “despecializzazione” di “improvvisazione”.

Ogni membro del team è unico e indispensabile: bisogna sfruttare le proprie caratteristiche personali per aiutare il gruppo a superare le sfide.

Salva il collega!

Una nuova avventura di Team Building Survival è pronta per essere affrontata. L’idea è quella di mettere il Team nella condizione di risolvere un problema, senza avere risorse studiate ad hoc. Che strumenti usare per raggiungere il nostro scopo? Senza i riferimenti della vita quotidiana, come fare per aiutare i colleghi?

Abbiamo già provato a mettere i Team nelle condizioni di dover mettere in salvo i compagni senza particolari riferimenti. Ad esempio, abbiamo immaginato di dover racimolare oggetti senza avere contenitori appositi, oppure di predisporre un riparo senza avere mattoni, calce e struzzo. Come fare? Imparando ad arrangiarsi con le risorse disponibili.

N.B! la componente di rischio fisico è completamente assente, in quanto lo scopo non è quello di mettere in condizioni pericolose o poco adeguate i partecipanti. Lo scopo è quello di uscire da una zona di comfort e risvegliare istinti dormienti.

Se si ragiona in termini di scarsità di risorse, è più facile trovare soluzioni anche a problemi e situazioni molto complicate. Pensiamo, ad esempio, a una risorsa preziosa e comune come l’acqua

L’acqua è un bene prezioso che siamo soliti fruire ogni qual volta lo desideriamo e ogni volta ne abbiamo necessità. Forse ci siamo interrogati davvero sulla sua importanza quando il caldo nelle stagioni estive si fa troppo intenso e abbiamo un bisogno disperato idratarci, oppure dopo un’intensa attività fisica. Tuttavia, non ne abbiamo mai fatto a meno per più di pochi minuti e non è mai stato un problema reperirla.

Vi siete mai chiesti come sopravvivere se, improvvisamente, non fosse più a totale disposizione? Noi sì, e abbiamo pensato ad un attività su misura per tutti coloro che amano essere preparati a qualsiasi evenienza. Ovviamente… solo con il lavoro di squadra!

Evitare i virus dell’acqua

Con l’avvento di voli low coast, con la globalizzazione, con la possibilità di esplorare luoghi prima decisamente remoti (e chi più ne ha più ne metta), a molti sarà capitato di avere a che fare con il problema della sanità idrica. E’ quindi forse questo il primo approccio e il primo momento in cui ci si è interrogati su come comportarsi in situazioni dove la disponibilità di acqua depurata venisse meno. C’è sempre chi è più attento e adotta misure precauzionali, e c’è chi pone meno attenzione rischiando di contrarre spiacevoli virus. Il punto, però, è che la guardia è alzata perché c’è la consapevolezza di essere in ambienti igienicamente poco sicuri.

Ma cosa succederebbe se tutto d’un tratto ci trovassimo a vivere una situazione di emergenza in un luogo che per noi è considerato completamente sicuro? Saremmo in grado di gestire questa condizione?

La sfida per questo tipo di Team Building Survival ci è stata lanciata da un’importante Organizzazione Internazionale che si occupa quotidianamente di emergenze umanitarie e che si pone come obiettivo quello di sopravvivere “in mancanza di”. Per chi affronta tutti i giorni emergenze idriche, causate ad esempio da terremoti, frane, naufragi o uragani, è più facile spiegare e insegnare come comportarsi in momenti di crisi che potrebbero capitare a chiunque in qualsiasi momento.

Le proposte variano dalla potabilizzazione di acque, ossia imparare a rendere l’acqua priva di possibili contagi da malattie e virus sia subito, sia a lunga scadenza. Imparare a capire come l’acqua possa essere veicolo di malattie anche a distanza di 20/30 anni, dato l’alto contenuto di sostanze chimiche, metalli, pesticidi ecc. Imparare a estrarre acqua in condizioni di totale assenza, come ad esempio da piante di ulivo o simili e imparare a provarsi qualche ora di acqua.

Perché interessarsi e partecipare con il proprio team ad attività di sopravvivenza così particolari? Perché ci aiutano a capire l’importanza di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo tangibile.

Sete di sapere?

Speriamo di sì! Lavorare con il proprio team per mettersi alla prova e capire fino a quale limite ci si può spingere può essere davvero stimolante. Aiuta ad aumentare la resilienza e a capire che, tutto sommato, nulla va dato per scontato.

I team saranno messi a confronto nella:

  • installazione di progetti idrici
  • costruzione di kit igienico sanitari
  • approvvigionamento idrico in condizioni di scarsità
  • progetti e intuizioni su come evitare di contrarre malattie

Tutto questo, con un duplice scopo:

  • capire come il lavoro di squadra sia fondamentale laddove il singolo si trovi in difficoltà
  • contribuire a progetti e alla formazione di cittadine e cittadini responsabili per costruire una società più consapevole e solidale e per esercitare i propri diritti e le proprie responsabilità verso gli altri.

Scegliendo di fare un’attività di Team Building Survival, le aziende fanno anche una scelta di Educazione alla Cittadinanza globale, tema ricorrente nelle nostre attività di Team Building Sociale.

Non si tratta di un’altra materia, ma coinvolge tutti: consente di riflettere in maniera critica sulle complesse questioni globali, incoraggiando a esplorare, sviluppare ed esprimere le proprie opinioni e i propri valori e permettendo di fare scelte consapevoli. Permette di vivere con uno spirito più critico le piccole situazioni di vita quotidiana e di mettersi in discussione su tematiche più ampie, condividendole con i propri compagni.