Spesso si parla di business e di impostazioni di lavoro (metodi, risultati e obiettivi). Molto meno spesso si parla invece del clima e dell’ambiente, o meglio, se ne parla solo qualora questo diventi insostenibile.
Allora, visto che per il clima non esiste un vero termometro o un parametro unico a cui riferirsi, come fare per lavorare su queste situazioni impalpabili? Cosa fare quando questo diventa pesante?
Una volta eseguiti questi tre non facili step, si cerca di lavorare sul fatto che da quel momento in poi si lanci un ponte sul futuro, qualunque sia la condizione nella quale si è arrivati, si deve lavorare sul fatto che tutto quello che ci ha separato fino ad ora possa diventare un momento di continuità portandoci ad un livello di comprensione più alto.
Lavorare sul clima è fondamentale: vivere in un clima di tensione o di angoscia porta le persone a sentirsi e performare male. Lavorare in anticipo su quelle che sono le variabili che influiscono più di tutte, come comunicazione, la conversazione e la condivisione di momenti anche ludici, fa sì che si creino le condizioni migliori per un risultato aziendale migliore.
Creare le condizioni per far sì che ci si apra non è affatto semplice. Uno degli stratagemmi che noi utilizziamo è quello del teatro d’impresa, ovvero la metafora del diventare qualcun altro o immedesimarsi in stati d’animo diversi da quelli in cui si è.
A cosa serve? La capacità di gestire i propri stati d’animo è fondamentale per diversi motivi, uno tra questi è che la capacità di cambiare approccio, visione, vibrazione, influenza non soltanto il nostro stato d’animo ma anche quello delle persone intorno a noi. Come è contagiosa una risata, lo è anche il cattivo umore. Accorgersi in quale stato d’animo ci troviamo e attivare le condizioni per cui possiamo cambiarlo positivamente sono di sicuro armi molto potenti per noi e per gli altri.
Un altro degli aspetti su cui lavoriamo è la comunicazione: come le persone possono comunicare, le parole da usare e da non usare. Fa tutto parte di un codice che, attraverso il linguaggio teatrale, può venire fuori ed essere lavorato con gioia ed ironia.
Lo strumento dell’ironia ha una marea di applicazioni in quanto non siamo noi a sentirci giudicati ma spostiamo il focus su un terzo personaggio che abbiamo inventato ma che corrisponde esattamente a quello che siamo. Più che sulla rappresentazione teatrale, quindi, si lavora su come condividere, come relazionarsi con gli altri o sul come possiamo trasformare le relazioni in qualcosa che possa somigliare ad un qualcosa di utile.
Una volta stabiliti tutti gli altri argomenti, resta l’ambiente, il quale ha una grande importanza. Quando si lavorava nelle fabbriche, ad esempio, l’ambiente era tossico, buio, pericoloso quindi chiaramente le difficoltà erano tantissime. Ora, gli ambienti si sono completamente trasformati ma resta comunque importante avere delle possibilità di rigenerarsi attraverso l’ambiente.
Per ambiente, comunque, non si intende solo il luogo fisico di lavoro, ma anche la modalità di approccio e la cultura. Avere un posto dove le persone vogliono lavorare, condividere e dare il meglio di sé, fa sì che le persone riescano a generare energia positiva che carica il team, l’azienda e i clienti.
Altri dettagli rispetto all’ambiente possono essere i mezzi che vengono utilizzati, le pagine aziendali, le comunicazioni. È importante che tutto quello che è prezioso per l’azienda venga ricordato. Il sogno va rigenerato ogni giorno.
Perché ci svegliamo al mattino? Perché c’è qualcosa per cui vale la pena lottare. Non sempre è chiaro, ma quando questa motivazione viene meno è importante avere intorno a noi qualcosa che ce lo ricordi, che ci ricordi chi siamo stati. Può essere una foto di un evento, un prodotto o una soddisfazione che abbiamo raggiunto.
Ambiente è: spazi, mezzi, comunicazione, cultura e approccio.