Comunicazione

Pensieri in parole

Sembra una banalità affermare che la comunicazione sia alla base di ogni efficiente lavoro di squadra eppure, sebbene si parli sempre tantissimo di comunicazione, spesso la si da per scontata. È importante tenere a mente che questa per essere funzionale deve essere efficace e coerente. La cosa che dobbiamo imparare a fare è tramutare le emozioni in parole. In questioni come quella della comunicazione è molto importante l’apertura mentale e la flessibilità di pensiero. Comunicare in modo efficace significa fare in modo che il messaggio che vogliamo trasmettere venga recepito correttamente del destinatario.

Comunicazione e comportamento

La comunicazione non è infatti qualcosa di distinto dal comportamento. Anzi, possiamo affermare che la comunicazione è un comportamento.

Lo scopo degli interventi di Team Coaching è proprio quello di rendere consapevoli gli stimoli motivazionali implicati nei comportamenti comunicativi, in quanto spesso non ci rendiamo conto di come comunichiamo, se lo facciamo bene o meno.

Per farlo, utilizziamo vari esercizi di brainstorming: ai partecipanti vengono poste alcune domande legate all’ambito emotivo e, una volta delineata la situazione, questi devono esprimere usando le parole le proprie reazioni ed emozioni.

Consapevolmente o inconsapevolmente, spesso si cerca di comunicare a parole concetti opposti rispetto a quelli realizzati con azioni concrete.

In azienda, come nella vita reale, si ha l’impressione che lo scopo della comunicazione sia “vincere” e avere ragione sull’altro. Ma se la comunicazione deve portare all’azione comune, lo scopo deve essere viceversa quello di Allinearsi.

Comunicare per condividere una stessa Vision, per raccontare e spiegare il fine comune. Una volta individuato quello, è doveroso lavorare insieme per trovare la strada per realizzarlo. In relazione con il Linguaggio della Leadership, uno dei temi più importanti della comunicazione è, infatti, la persuasione.

La comunicazione d’impresa, a seconda del tipo di pubblico a cui si rivolge, può suddividersi in due differenti tipologie: interna esterna.

Se rivolta verso l’interno, è finalizzata ad informare, coinvolgere e motivare i dipendenti. La comunicazione aziendale rivolta ad un pubblico esterno, invece, persegue finalità commerciali, di vendita. In entrambi i casi, però, è importante che sia chiaraefficace e persuasiva.

Le domande che ci poniamo

Appena ci stacchiamo dall’idea che la comunicazione e il linguaggio siano sempre rivolti verso l’esterno, la prima cosa che ci viene naturale comprendere è che i primi con cui comunichiamo siamo proprio noi stessi.

 

Cosa comunichiamo a noi stessi e come questo influenza le nostre azioni e i nostri stati d’animo?

Alcune domande sono più costruttive di altre. Spesso, però, le domande che ci poniamo sono domande chiuse, la cui risposta biunivoca “sì/no” non fa altro che generare incertezza. Ci fa oscillare come un pendolo tra momenti di convinzione e momenti di paura. Dobbiamo sempre cercare di porci domande che ci guidino verso la realizzazione di qualcosa.

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Mettere le emozioni in parole

Quando comunichiamo, non sempre ci rendiamo conto di come lo facciamo. Non ne siamo pienamente consapevoli. La cosa più importante per imparare a esprimerci in modo migliore è dar voce alle nostre emozioni.

Per trasmettere le tue idee utilizza parole semplici, grandi idee, e brevi frasi.
(John Henry Patterson)

Una volta espresse e discusse le proprie emozioni, si può procedere a creare le condizioni per comunicare efficacemente in ambito lavorativo. Lo scopo dei nostri training sarà dunque quello di far apprendere al team una nuova e migliore strategia.

Comunicazione e musica

La metafora più utile per migliorare i processi di comunicazione all’interno del team è quella musicale. In particolare, essendo la musica un linguaggio universale, un’attività di Orchestra Aziendale è l’ideale. La musica è infatti capace di far comunicare le persone senza l’ausilio delle parole. Il ritmo, il tono, la velocità trasmettono l’umore di chi “parla” in modo preciso e comprensibile agli ascoltatori.

Un training musicale ha il vantaggio di annullare le gerarchie. Si tratta infatti di un’attività svolta in cerchio, suonando tutti insieme o a turno. L’attività ha due possibilità. Da un lato, imparare un ritmo comune stimola la capacità di ascolto reciproco, così importante nel team work. D’altra parte, a turno ogni partecipante deve proporre una frase musicale individuale, esprimendo le proprie emozioni. Gli altri “risponderanno” con un ritmo identico o differente, proprio come in una conversazione.

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