Che cos’è il Team Coaching?

È il percorso per raggiungere il successo del team!

Un Team efficace e ben gestito può migliorare sensibilmente la prestazione dei singoli individui. Per questo motivo il Team Coaching è lo strumento principale attraverso il quale l’azienda può focalizzare il Team, incrementare le vendite e raggiungere gli obiettivi di business.

 

Come si raggiunge il successo?

Scoprendo e valorizzando il contributo dei singoli, migliorando la comunicazione, la gestione del tempo e la divisione dei ruoli all’interno del Team.

Attraverso il lavoro sul team, sulla condivisione degli obiettivi e sull’abbattimento dei limiti percepiti si può raggiungere una forte coesione di gruppo, con un conseguente miglioramento delle performance e dell’ambiente di lavoro.

 

Vediamo ora insieme gli step da seguire durante un percorso di Team Coaching:

team coaching percorso

Team Coaching: quali sono le fasi del percorso?

Il percorso di Team Coaching si snoda attraverso diverse fasi teoriche e pratiche.

 

Fase 1: Allineamento

La prima di queste fasi, quella che vedete cerchiata in rosso, è l’Allineamento, utile a creare il profilo delle persone singole e del team nel suo complesso. Spesso le aziende vogliono lavorare su obiettivi finali senza conoscere il punto di partenza. Sia a livello individuale, sia di gruppo, poi, possono esistere delle contraddizioni nascoste o degli atteggiamenti apparentemente innocui che, però, danneggiano il funzionamento del team e ne bloccano la crescita. Questa prima fase è quindi indispensabile per allineare, appunto, tutti i membri del team facendo in modo che guardino verso la stessa direzione.

Nella fase di allineamento si trattano temi specifici come Vision, Mission, Valori e Competenze. Argomenti molto ampi che, ovviamente, hanno bisogno di essere contestualizzati e personalizzati in base alle esigenze di ogni team o azienda.

È altrettanto importante, quando si parla di allineamento, ragionare anche su Clima e Ambiente. Spesso si parla di business e di metodi di lavoro, ma raramente si lavora su quello che si vive all’interno dell’ufficio, anche in relazione ai colleghi, se non quando le situazioni diventano pesanti.

Dopo che abbiamo creato il profilo individuale di ciascun membro della squadra e il profilo del team preso nel suo complesso, procediamo a verificare e migliorare le potenzialità del team attraverso attività esperienziali dinamiche, sportive e/o creative.

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Fase 2: Formazione Esperienziale

La seconda fase del percorso, infatti, è proprio la Formazione Esperienziale: è solo “sul campo” che si manifestano e si migliorano le qualità di un team di lavoro. È qui che nel percorso di Team Coaching si inseriscono le nostre attività di Team Building e in questa fase sono preferibili le attività musicali e quelle creative.

Durante questa fase si ha anche il primo check point, ovvero un momento in cui ci ritroviamo tutti insieme e attraverso il quale possiamo controllare i progressi fatti e i risultati raggiunti e, se fosse necessario, cambiare e dare una diversa direzione al percorso, in base alle esigenze del team.

La nostra particolarità: l’approccio esperienziale

Una cosa che teniamo a far sapere è che il percorso di Team Coaching non viene svolto attraverso lezioni in aula ma viene vissuto dai partecipanti attraverso una serie di attività di grande impatto emotivo.

L’apprendimento esperienziale costituisce un modello di apprendimento basato sull’esperienza, che può essere cognitiva, emotiva o sensoriale. Il processo di apprendimento si realizza con l’azione e la sperimentazione di situazioni, compiti o ruoli in cui il soggetto diventa protagonista attivo e mette in campo le proprie risorse e competenze per il raggiungimento di un obiettivo.

 

Quello che ci sta a cuore, quindi, è saper mettere alla prova il gruppo in condizioni che lo spingano a manifestare le proprie potenzialità nascoste e, per fare questo, prendiamo le mosse proprio da quello che viene discusso nella prima fase di Allineamento. Se, per esempio, il team si sente debole sul lato dell’immaginazione o della creatività, sta a noi proporre un’attività che stimoli i partecipanti in questo senso.

formazione esperienziale team coaching

In questa parte di percorso le abilità che vengono maggiormente allenate sono la comunicazione, la gestione del tempo e il linguaggio della leadership. È importante far prendere coscienza ad un team del valore della diversità, dell’importanza della collaborazione e del contributo di ognuno, del dialogo e del sapersi mettere in gioco.

Fase 3: Challenge Day

La terza fase, dopo le attività esperienziali, consiste nel testare il Team in condizioni più difficili e impegnative. Questo avviene nel Challenge Day, che può ospitare attività di team building sportivo estremo come Survival, Orienteering, Rafting o persino Igloo Building. Durante questa giornata in cui si svolgono attività più particolari del solito, abbiamo il secondo check point, con il quale continuiamo a monitorare i progressi e i risultati.

 

Durante il Challenge Day i partecipanti lavorano per creare connessioni e aumentare la fiducia gli uni negli altri, aiutandosi a vicenda ad uscire dalla propria comfort zone. Iniziano, così, a riconoscere le etichette e gli stereotipi positivi che esistono tra loro, diventando volenterosi di connettersi prima come esseri umani, poi anche come colleghi.

Fase 4: Celebrazione

L’ultimo momento di check e controllo si trova nella quarta fase, quella finale. Giunti alla fine del percorso di Team Coaching, per celebrare i cambiamenti e i risultati raggiunti abbiamo il momento della festa: in questa fase proponiamo varie attività di Team Cooking, Cocktail Challenge oppure i Wine Games.

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Che differenza c’è tra delle attività di Team Coaching e di Team Building?

La caratteristica del percorso di Team Coaching e la sua differenza rispetto a un programma di Team Building puro e semplice sta proprio nel costante monitoraggio dei progressi e dei risultati raggiunti. Questo avviene in alcune giornate particolari, con decorrenza periodica.

 

Quanto dura un percorso di Team Coaching?

La durata è variabile e personalizzabile! Generalmente il nostro consiglio è di seguire un percorso di almeno 4 incontri, che sono il tempo minimo per lavorare sui concetti base. Una media di 15 incontri sarebbe il tempo necessario per lavorare in modo più approfondito sui temi scelti, osservando il Team a 360°. Il tempo minimo necessario per raggiungere degli obiettivi e vedere un reale cambiamento, comunque, è di 6 mesi.

Su quali temi ci concentriamo in modo particolare?

Come spiegato precedentemente, i temi su cui ci soffermiamo di più durante il percorso di Team Coaching sono:

Comunicazione

Dopo aver abbozzato un profilo di team e integrato le capacità e le potenzialità dei suoi membri, procediamo a lavorare sulla comunicazione all’interno del team.

Sembra una banalità affermare che la comunicazione sia alla base di ogni efficiente lavoro di squadra eppure, sebbene si parli sempre tantissimo di comunicazione, questa per essere tale deve essere efficace e coerente. La cosa che dobbiamo imparare a fare è tramutare le emozioni in parole. In questioni come quella della comunicazione è molto importante la flessibilità di pensiero.

La comunicazione non è infatti qualcosa di distinto dal comportamento. Anzi, possiamo affermare che la comunicazione è un comportamento.

Lo scopo degli interventi di Team Coaching sarà proprio quello di rendere consapevoli gli stimoli motivazionali implicati nei comportamenti comunicativi, in quanto spesso non ci rendiamo conto di come comunichiamo.

Come si può fare questo? Con vari esercizi di brainstorming: ai partecipanti vengono poste alcune domande legate all’ambito emotivo e, una volta delineata la situazione, questi devono esprimere usando le parole le proprie reazioni ed emozioni.

Time Management

Il tempo può essere la variabile fondamentale. Anche i nostri obiettivi hanno scadenze e vanno distinti per priorità. Siamo in grado di attribuire il giusto valore ad ogni nostro impegno?

Dwight E. Eisenhower ha distinto i problemi in due tipi: quelli urgenti e quelli importanti, precisando che “la cosa importante è raramente urgente e ciò che è urgente è raramente importante.” La matrice urgenza/importanza rimane molto utile per osservare come tendiamo a trascorrere le nostre giornate ma rimane a noi capire cosa inserire nelle varie categorie.

La gestione del tempo va fatta rispetto ad obiettivi e priorità, considerando uno scopo da raggiungere. La scelta è quella di focalizzarsi su attività determinanti che possono davvero fare una differenza nella vita e nel lavoro.

the one thing

Avere molti obiettivi, infatti, potrebbe rivelarsi controproducente. Una tendenza molto presente nel mondo di oggi è quella di fissare moltissimi obiettivi riguardanti ambiti diversi della nostra vita, come salute, lavoro, famiglia o cultura. Tutti ambiti importanti che, però, rischiano di creare divergenze. La cosa più utile da fare è quindi concentrarsi su uno o massimo due obiettivi alla volta: questo è il concetto chiave di Gary Keller, The One Thing. Concentrarsi su un solo obiettivo alla volta permette di raggiungere traguardi straordinari. 

La cosa affascinante, poi, è che una volta raggiunto un obiettivo importante, i prossimi potranno essere ancora più importanti. Questo, denominato “effetto domino“, è il procedimento per cui da un obiettivo minore si arriva a realizzare obiettivi via via sempre più grandi.

Linguaggio della Leadership

Forse non ce ne rendiamo conto, eppure il linguaggio ha una potenza straordinaria ed è anche per questo che le qualità di un vero leader comprendono necessariamente l’utilizzo corretto delle parole. Uno strumento molto più potente rispetto al comando diretto, però, è la persuasione. Oggi i membri del team sono spesso esperti molto qualificati che sanno prendere le decisioni in completa autonomia. Il ruolo del leader, quindi, non è più quello di controllare e dare ordini ma deve diventare quello di essere capace di far partecipare e collaborare in armonia il team.

La persuasione è uno strumento che tutti, in un modo o nell’altro, cerchiamo di utilizzare nella nostra quotidianità. Quello su cui pochi di noi riflettono, però, è che la persuasione può essere usata anche su noi stessi, come stimolo per motivarsi. Prima di persuadere gli altri, però, è necessario capire come il meccanismo funziona su noi stessi anche se, in ogni caso, non possiamo aspettarci che i valori che muovono noi valgano anche per chi ci sta attorno. Per capire cosa muove gli altri, quindi, dobbiamo ripercorrere tutti i ragionamenti e i meccanismi di pensiero.

 

Spesso, inoltre, la leadership è legata alla gestione dei collaboratori e alle difficoltà di comunicazione in azienda. Ci sono tre piccoli suggerimenti che possono aiutare a gestire i collaboratori e la loro comunicazione. Questi sono: riconoscere i meriti (“catch people doing something right“), crescere con i feedback (“feedback is the breakfast of champions“) e dedicare il tempo necessario alle spiegazioni.

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Change Management

Il mercato in cui operano le aziende è in continua evoluzione e ogni giorno pone delle sfide nuove. È importante, per questo, imparare a gestire il cambiamento attraverso delle attività esperienziali.

Con il termine inglese Change Management si intende un approccio strutturato al cambiamento degli individui, nei gruppi e nelle organizzazioni che rende possibile la transizione da un assetto corrente ad uno futuro desiderato. Con la gestione del cambiamento siamo in grado di fornire strumenti e processi per riconoscere e comprendere il cambiamento in sé, spesso dovuto all’innovazione. Il Change Management va di pari passo con la Digital Transformation. Introdurre le tecnologie senza trasformare anche i processi è inutile e si rivela solo una perdita di tempo e denaro. Si tratta di un processo articolato e complesso, in quanto ha un forte impatto sulle abitudini delle persone, che per loro natura mostrano sempre una certa resistenza e incertezza di fronte al cambiamento.

Team Coaching Verticale e Orizzontale

  • Il Team Coaching verticale è il processo che coinvolge un Team con il suo responsabile (il Leader formale del gruppo partecipa agli incontri). Il gruppo è composto da persone che lavorano abitualmente insieme.
  • Il Team Coaching orizzontale, detto anche Peer Coaching, è il processo che coinvolge persone dello stesso livello gerarchico, le quali possono appartenere o meno alla stessa azienda. Nel caso di Peer Coaching interno all’azienda, i membri del Team appartengono spesso a settori (Business Units) diversi. Si tratta di persone che hanno la stessa funzione, livelli di responsabilità simili, ma poco o per niente abituate a lavorare insieme.

Team Integration: miglioramento della performance di gruppo

Il Team Coaching è lo strumento che favorisce il miglioramento della performance di gruppo. Attraverso un percorso di Team Integration la squadra viene guidata nel passaggio da una visione dei singoli membri, centrata sulle proprie competenze e modi di pensare, ad una visione globale.

Tracciamo in primo luogo il profilo individuale di ciascuno dei singoli membri del gruppo. In un secondo momento formuliamo il profilo del Team preso nel suo complesso, come un intero indivisibile. Ciascun membro del Team diventa cosciente delle potenzialità proprie e altrui e può sviluppare nel modo più efficace le competenze utili al gruppo.

Quali sono queste competenze? Ad esempio, la capacità di ascolto reciproco, la capacità di creare rapporti interpersonali armonici e quella di definire regole e ruoli. Il Team Coaching favorisce inoltre lo sviluppo delle potenzialità del Team Leader come catalizzatore del processo di miglioramento della performance di gruppo.

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