Un team conflittuale

La maggior parte di noi non è abituata a gestire i conflitti in modo razionale. Anzi, la cultura corrente suggerisce reazioni istintive e aggressive. Lo vediamo tutti i giorni in televisione! I dibattiti, la contesa politica e i mass media abbondano di discussioni incivili dove i contendenti tentano di sopraffare la voce degli altri. Fortunatamente, nel mondo del lavoro le cose vanno un po’ meglio, ma quando si avvertono delle tensioni c’è chi, interpretandole come segnali di un conflitto in atto contro di lui, risponde subito aggressivamente. Ma un team conflittuale può diventare un problema che va risolto in anticipo.

Se vogliamo gestire razionalmente i conflitti è necessario per prima cosa saperli riconoscere e analizzare, identificando le situazioni e le parti realmente coinvolte. Una volta chiarito se si tratta di un conflitto, dopo aver valutato costi e benefici, si potrà decidere se vale la pena affrontarlo.

Un team conflittuale: la soluzione dalla saggezza orientale

Il famoso stratega Sun Tsu (vissuto circa nel 2500 anni fa) affermava che la miglior strategia possibile è quella che porta a vincere una guerra senza combatterla. Calando la problematica del conflitto nelle aziende, possiamo ipotizzare che tale scontro potrebbe riguardare i rapporti fra i membri del gruppo e i loro superiori e colleghi. Oppure, altrettanto facilmente, potrebbe manifestarsi tra i membri dello stesso team verso il coach. Perciò è fondamentale che il formatore faccia conoscenza personalmente con tutti i membri del gruppo e cerchi di comprendere, attraverso la loro storia aziendale e personale, se vi sono delle situazioni di potenziale conflitto.