Paestum: la città di Poseidone

Paestum: la città di Poseidone

Immaginiamo di partire con una barca da Positano e di muoverci verso sud, costeggiando il litorale tirrenico. Da questo punto in poi l’aspetto della costa cambia, passando da una muraglia di scogliere a picco sul mare a una riva piatta che si estende per almeno 50 chilometri. Il paesaggio è incantevole, fatto di una spiaggia di sabbia finissima e da una folta pineta di macchia mediterranea. L’ambiente è un caleidoscopio di colori e profumi, e la tentazione di fermarsi è irresistibile. Ma questa sensazione si trasforma in puro sbalordimento quando sullo sfondo si profilando tre straordinari templi rimasi miracolosamente intatti: siamo a Paestum, uno dei siti archeologici meglio conservati di tutta la Magna Grecia. Lo scenario è assolutamente suggestivo, al centro del quale troviamo il mistero di queste rovine che come spettri riecheggiano memorie perse nel passato.

Il sito archeologico è ciò che resta di un antico centro commerciale, costruito in questo punto per la sua posizione geografica strategica, ed è così ben conservato che presenta ancora le mura originali erette dagli antichi coloni greci. L’aspetto più straordinario è il modo con cui la cittadina si fonde con il panorama circostante, come se fossero un unico elemento tra il passato greco-romano e la natura della penisola italiana. Non è un caso che la location è stata definita Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO ed è visitato da centinaia di migliaia di turisti ogni anno.

L’emigrazione: oggi come in passato

Paestum è la forma latinizzata di Paiston, in nome datole dai Lucani quando conquistarono la città alla fine del V secolo a. C. In nome originale, infatti, era Poseidonia, in onore del dio dei mari Poseidone. Paestum fu fondata verso la metà del VII AC dai Dori Sibariti, probabilmente cacciati dalla madrepatria dalla maggioranza di origine achea. La sua fondazione deve essere inserita nel contesto della creazione di una serie di “sub-colonie” commerciali lungo la costa tirrenica da parte di Sibari. Il nuovo insediamento si sviluppa molto velocemente grazie alla sua posizione geografica, come ponte naturale tra il mare e terra, e quindi tra il mondo greco, etrusco e romano e le popolazioni italiche dell’entroterra. Il suo sviluppo fu ulteriormente favorito dal retrocedere della presenza etrusca nella zona verso la meta del VI a. C. e dalla distruzione di alcune città rivali, tra le quali Sibari stessa.

Poseidonia fu poi conquistata dai Lucani, probabilmente con un’azione militare repentina, tra il 420 e il 410 a. C. Nonostante questo, la città non perde la sua ricchezza e la sua cultura greca, che continuano a fiorire più forti che mai. Nel 273 a. C. arriva la conquista romana e l’insediamento di una colonia latina locale. L’annessione di Paestum al territorio romano coincide con l’inizio del suo declino, a causa della costruzione di una serie di arterie di comunicazione imperiali, come la via Appia e la via Popilia, che a poco alla volta tagliano Poseidonia fuori dalle grandi rotte commerciali.

Ma il tramonto finale avviene solo nei secoli successivi, quando Paestum viene resa insalubre da un fiume che scorreva a poca distanza. Il fiume non riusciva più a defluire normalmente, e questo portò al progressivo insabbiamento della sua foce e del porto della città. Il colpo finale fu inflitto dal diffondersi del cristianesimo, che offusca l’importanza religiosa dei tempi. Da quel momento in poi l’esistenza di Paestum si riduce alla mera sussistenza, finché non fu completamente abbandonata dai suoi abitanti all’inizio del Medioevo sulla scia delle incursioni saracene.

Vogliamo fare una gita?

Paestum è una location straordinaria sia sul piano storico sia su quello naturale. La zona archeologica presenta i classici elementi dell’urbanistica greco-romana. Al centro troviamo il Foro, la piazza rettangolare costruita dalla colonia romana in un settore dell’agorà greca, e intorno i famosissimi templi dedicati a Era, Nettuno e Atena, tutti costruiti a cavallo del VI secolo e del V secolo AC. Il sito è ricco di spunti storici ed è una location ideale per attività indoor e outdoor.

La costa di Poseidonia acquista un aspetto particolarmente suggestivo nelle serate estive, quando è possibile ammirare tramonti spettacolari di colori iridescenti o le luci dei templi sullo sfondo oscuro dell’orizzonte. Lo scenario è ancora più suggestivo se ammirato dal mare, magari con un’escursione nautica. Nell’entroterra, invece, troviamo il Parco Nazionale del Cilento, un altro sito protetto dall’UNESCO, considerato un esempio mirabile di ecosistema mediterraneo. Oltre alle straordinarie specie vegetali e animali in via di estinzione, il parco è ricco di strade e sentieri, ideale per il trekking e per altre attività outdoor.

Paestum è un sito in grado di regalare delle suggestioni uniche non facilmente descritte con semplici parole. La cosa migliore da fare è organizzare la nostra avventura e avere un’esperienza diretta di quello che è indubbiamente un viaggio nel tempo nel cuore della Magna Grecia.