Non puoi vivere senza storie e… nemmeno fare gruppo

Una piccola guida allo storytelling e 3 consigli per un racconto efficace. Apprendere, qui, non è mai stato così semplice

Prima di partire una premessa: chi pensa che lo storytelling sia solo scrittura deve rassegnarsi. Non è mai stato così e mai lo sarà. Piuttosto è bene leggere questo articolo con la consapevolezza che lo storytelling fa parte dei più efficaci gruppi di lavoro, delle migliori strategie di problem solving e delle attività meglio riuscite.

 

  1. TRAINING
  2. CREATIVE PROCESS
  3. TEAM BUILDING

 

Questi sono solo 3 esempi delle attività per antonomasia che includono strategie di racconto. E storie. Trame create su misura per portare i partecipanti a percorrere una strada avvincente… E sopratutto stimolante, in grado di abbattere limiti.

Ma andiamo per gradi: l’uomo è un essere narrativo, lo sapevi? Anche tu, infatti, sei portato ad associare tutto quello che ti accade durante la giornata secondo precise logiche del racconto, romanzando così eventi, cene con gli amici fino ad episodi più intimi o addirittura imbarazzanti.

Siamo meglio del previsto, hai ragione!!!

È da questa capacità primordiale che anche il mercato si è accorto che ognuno di noi ha una storia, ogni azienda ha una visione, ogni imprenditore ha esperienze da raccontare e sogni da condividere. Nell’era del digital, a differenza del passato, tutto rema nella direzione di valore, condivisione, conversione.

Ma che cosa è questo fantomatico storytelling?

Può essere definito come l’arte, o addirittura la scienza, di comunicare raccontando storie. Nello specifico quando si parla di Storytelling aziendale, si fa riferimento a quelle strategie che ti portano ad approfittare della straordinaria potenza delle storie per collegarsi direttamente alle emozioni del consumatore, in modo da aumentare la popolarità di un brand e farne crescere le vendite. 

Ma da dove partire?

Sappi che spesso è un problema ad avviare la macchina dell’immaginazione. Ed è la ricerca di una soluzione invece quella che ti permette di creare un percorso avvincente, degno di essere seguito dalla tua audience. Così avviene anche nel campo della formazione e nei team più strutturati e performanti. Quelli che vedi qui sotto sono 3 incipit lanciati dalla Pixar, non di certo gli ultimi arrivati in campo di comunicazione attraverso lo storytelling.

 

  1. COSA SUCCEDEREBBE SE CI FOSSE VITA NELL’UNIVERSO?
  2. COSA SUCCEDEREBBE SE UN TOPO VOLESSE DIVENTARE UN CUOCO DI ALTA CUCINA?
  3. COSA SUCCEDEREBBE SE I GIOCATTOLI PRENDESSERO VITA?

 

 

ALT!!! Se sei arrivato fino a qui, però, ti tocca anche sapere che scrivere storie non è cosa semplice. Nell’era multimediale la narrazione si intreccia con diverse modalità, diversi mezzi, diversi scenari e personaggi.

Non si tratta solo di saper scrivere, e nemmeno di conoscere a memoria le dinamiche del copywriter.

Per essere un bravo storyteller e gestire così i tuoi canali e i tuoi utenti devi crearti un METODO. Non ne esiste uno universale ma, provando e riprovando, ognuno è portato a comprendere come strutturare il proprio lavoro, la propria storia, da dove partire e come arrivare alla fine.

 

  1. INDIVIDUA UN METODO, ISPIRA GLI  UTENTI
  2. CONCENTRATI SU PERSONAGGI E CONFLITTI
  3. TROVA PRIMA UN FINALE

 

Ebbene sì, questi sono tre consigli di base utili ad applicare quella che non è una disciplina ma un’approccio. Non volevo deluderti ma è così!!! Lo storytelling è un modo per affrontare il tuo piano editoriale, per far sì che abbia una logica e possa portarti al raggiungimento dei tuoi obbiettivi.

Non sottovalutare i “non detti” della comunicazione. Comunicare non è cosa per tutti.

Perchè tutti abbiamo storie da raccontare e senza quelle non possiamo vivere e… nemmeno fare gruppo.