Parlare con una persona odiosa

Parlare con una persona odiosa

Abbiamo trovato su Vice un articolo intitolato Come parlare con persone che odi che ci è sembrato molto interessante. Vogliamo prenderne spunto per fare qualche riflessione. L’arte di parlare con le persone è infatti complessa, ma lo diventa soprattutto quando il nostro uditorio non è composto da persone simili a noi. Cosa fare se ci siamo trovati a parlare con una persona odiosa? Ecco alcune tecniche di persuasione che fanno parte degli esercizi di Team Building Teatrale e ci saranno molto utili:

1. Fissare gli obiettivi

Ogni tipo di comunicazione ha uno scopo, un obiettivo. Può essere quello di convincere l’interlocutore, di imparare qualcosa di nuovo, oppure semplicemente di stabilire un legame di amicizia. Nel caso in cui ci troviamo a parlare con una persona odiosa, quale sarà il nostro obiettivo? Il nostro primo istinto può essere quello di litigare o, al contrario, di umiliare l’interlocutore. Ma riflettendo comprendiamo che non è la maniera corretta di comportarci. Il nostro obiettivo nella conversazione potrà essere uno dei seguenti:

  • Un esercizio di team building teatraleMigliorare le nostre relazioni con altre persone presenti alla conversazione. In pratica, cercheremo di “fare una figura migliore” dell’interlocutore e di stabilire un legame di fiducia e sottaciuta comprensione con i presenti.
  • Imparare qualcosa di nuovo. Anche la persona più odiosa ha un suo punto di vista sul mondo e un orizzonte di conoscenze diverso dal nostro. Proviamo a sfruttare quest’occasione per imparare qualcosa di utile!
  • Trovare punti di incontro. Soprattutto se si tratta di una persona che ci può essere “utile” dal punto di vista lavorativo o personale. Cerchiamo punti di incontro o aspetti nei quali il nostro interlocutore si rivela essere invece una persona gradevole o comunque più vicina a noi. Basandoci si questi, potremo costruire un rapporto se non di amicizia, almeno di rispetto reciproco.

Ora che abbiamo fissato gli obiettivi da raggiungere, possiamo utilizzare le seguenti tecniche di persuasione per raggiungerne uno o più di uno.

2. Concentrarsi sul pubblico

Se alla nostra conversazione sono presenti altre persone, sarà un’ottima occasione per fare buona impressione sul pubblico. Tale obiettivo non può essere raggiunto cercando di umiliare il nostro interlocutore: in questo caso, al contrario, sembreremo peggiori di lui. Sarà utile invece restare calmi e dimostrare di essere persone migliori. Risponderemo dunque alle dichiarazioni di cattiveria con frasi miti e pacifiche. Attenzione però a non apparire sdolcinati e falsi!

3. Interrogare sui dettagli

Nulla smorza l’aggressività di un discorso quanto una sincera curiosità sui dettagli. Se il nostro interlocutore fa affermazioni recise in fatti di politica, società, costumi o sulla nostra azienda, proviamo a fare domande per costringerlo a specificare cosa vuole dire. Entriamo nei dettagli, dove gli sarà più difficile mantenere la sua posizione “estrema”. Conosciamo tutti persone che dicono “ho amici stranieri che sono brave persone, ma tutti gli altri rovinano il paese”. Proviamo a chiedere loro la differenza tra questi “amici” e “tutti gli altri”, costringiamoli a fare distinzioni precise. Si troveranno loro malgrado a mitigare le opinioni, scontrandosi con l’ovvio fatto che le generalizzazioni sono semplici proprio perché non riguardano nulla in particolare.

4. Stabilire un rapporto

Nel parlare con una persona odiosa dobbiamo ricordare: per quanto l’interlocutore possa apparirci antipatico o limitato, è pur sempre una persona con un proprio mondo interiore. Se dimostriamo rispetto per le sue opinioni, sarà più propenso a venirci incontro a sua volta. E’ qui che potremo stabilire un rapporto se non di amicizia, almeno di rispetto reciproco ed educata curiosità. Mettendo in difficoltà l’interlocutore con le nostre interrogazioni dettagliate, lo scopriremo vulnerabile e inizieremo a provare empatia per lui. Ma possiamo raggiungere questo scopo anche in altro modo, cioè cambiando discorso e parlando di argomenti che più facilmente permettono di esprimere i nostri sentimenti migliori. Un esempio? I figli, gli animali, le vacanze… insomma, tutto ciò che provoca nelle persone emozioni positive.

5. Provare empatia

L’importante, nella conversazione con una persona odiosa, è avere l’atteggiamento giusto. Che non sarà mai antipatia e rivalità, bensì tutto il contrario: amore. Non possiamo provare amore vero per l’interlocutore, ma possiamo atteggiarci come se lo provassimo. Fingiamo di sentire simpatia per la persona che abbiamo di fronte. In questo modo appariremo di fronte al pubblico come persone nobili, e proveremo noi stessi soddisfazione per la nostra buona condotta!