Individui o gruppo? Evoluzione

Individui o gruppo?

Guardiamo al lavoro di gruppo dal punto di vista biologico ed evolutivo. Vedremo che è nella natura stessa dell’uomo cooperare e collaborare per raggiungere risultati migliori!

Individui o gruppo? Uomo biologico e uomo sociale

Come creatura biologica, l’uomo ha bisogno di un suo simile solo per scopi riproduttivi; in tutto il resto sembrerebbe essere autonomo. I comportamenti sociali sono un mezzo adottato dall’uomo nel corso del processo evolutivo per evitare meglio i pericoli dell’ambiente e dividere i ruoli. In gruppo è infatti più facile difendersi dai predatori. Ma è anche più semplice dividere i compiti tra chi raccoglie il cibo, chi caccia e chi bada ai piccoli e al focolare.

Un articolo recente di Leonardo Frontani pubblicato sulla rivista Master Meeting Italy’s Best, Si fa presto a dire “insieme”, pone proprio questo problema: il dissidio tra io e gruppo, tra egocentrismo e vantaggi del far parte di una squadra.

Secondo Frontani, ciascun membro del team ha di fronte 4 diverse opzioni comportamentali, che vanno dalla partecipazione attiva al lavoro del team alla negazione assoluta di qualunque interazione, passando per una collaborazione poco convinta e per una mancanza di collaborazione che non vuole però ostacolare il lavoro degli altri. Il discrimine per decidere quale comportamento assumere starebbe nella “convenienza“, che riguarda l’individuo come opposto al gruppo. Pensare alla convenienza equivarrebbe dunque a pensare solamente a se stessi:

“Se ho una convenienza, se ne capisco il motivo, mi dedico alla costruzione di una squadra; se invece a me non cambia nulla e riesco a fare il mio lavoro anche senza affidarmi o fidarmi dell’altro, allora, team, questa parola abusata perde di significato.” Leonardo Frontani

Team building per socializzare

E’ un dato di fatto però che l’uomo, oltre che un individuo, sia anche e soprattutto un “animale sociale” (parole di Tommaso d’Aquino). La tendenza alla socializzazione, formata come una necessità in tempi primordiali, è ormai codificata nel nostro pensiero e nel nostro comportamento. Ecco perché un ambiente cordiale e rilassato in ufficio è una delle condizioni imprescindibili per un buon lavoro di gruppo.

Da questo punto di vista le attività di Team Building acquistano un significato più grande. Non sono solo un’occasione per testare il funzionamento del team in condizioni inusuali, ma anche un momento di coesione e di complicità. E per creare complicità è molto utile conoscere i propri colleghi in un ambiente diverso dalla quotidianità, che sia al mare, in montagna o in una città straniera. Le modalità di comunicazione che si creano in queste condizioni sono assai più proficue rispetto alla normalità della comunicazione in ufficio, spesso viziata da formalismi o mediata dai mezzi digitali non sempre funzionanti a dovere.

Si può affermare dunque che il valore maggiore di un Team Building aziendale non stia nello studio delle strategie di lavoro, ma nel buonumore e nel divertimento che se ne ricava. Questa può essere un’indicazione di grande utilità sia per gli organizzatori sia per i clienti del team building: la cosa più importante è divertirsi e stare bene tutti insieme! Un’attività che produce sorrisi vale più di una che mette tutti sotto sforzo e produce solo competizione e, di conseguenza, frustrazione per i perdenti.